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Machine learning. Più interazione uomo-macchina nel futuro di Siri

Alessandro Polli – Settembre 17, 2017

Mentre l’uragano Harvey infuriava a Houston, alla fine dell’agosto scorso, un adolescente ha chiesto a Siri, l’assistente digitale del suo iPhone, di chiamare la guardia costiera, dopo che aveva inutilmente tentato di chiamare il 911. Siri ha decodificato immediatamente la richiesta e ha chiamato i soccorsi, salvando la vita al ragazzo e alla sua famiglia.

Da alcuni indizi – una offerta di lavoro recentemente apparsa sul sito Apple di corporate job listing – sembrerebbe che a Cupertino siano alla ricerca di figure professionali in grado di rivoluzionare l’interazione uomo-macchina del suo assistente virtuale, tramite un massiccio ricorso al machine learning.

Già oggi gli utilizzatori di iPhone parlano a Siri come ad un interlocutore in carne ed ossa, un’eventualità non prevista in fase progettuale. «Le persone parlano a Siri degli argomenti più disparati, tipo come è stata stressante la loro giornata o cosa li rende pensierosi», dichiara Apple. «Si rivolgono a Siri in caso di emergenza o per chiedere consigli su come avere una vita più sana».

La casa di Cupertino vuole dotare Siri di funzionalità molto più avanzate di quelle che attualmente caratterizzano l’assistente virtuale. La figura professionale cercata da Apple sembrerebbe infatti indicare che si lavora ad uno strumento di machine learning e intelligenza artificiale in grado di risolvere fattivamente molti piccoli problemi della vita quotidiana. Inoltre la figura professionale richiesta sembrerebbe rispondere al forte interesse manifestato da Apple per digital healthcare e wearable, ambiti che attualmente ruotano attorno alla piattaforma Apple Watch.

Fonte: AppleInsider

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