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Cybersecurity. Vulpiani (ICSA): «Consegnare le chiavi di casa è un rischio»

Alessandro Polli  |  Dicembre 3, 2017

«Se si danno le chiavi di casa a qualcuno, è importante sapere a chi si danno queste chiavi». Così il prefetto Domenico Vulpiani, Coordinatore del Gruppo di lavoro per reingegnerizzazione e razionalizzazione dei sistemi informatici e delle infrastrutture di telecomunicazioni del Ministero dell’Interno e consigliere scientifico della Fondazione ICSA, think tank nato a Roma nel 2009 su iniziativa di Marco Minniti – attuale ministro dell’Interno nel governo Gentiloni – e Francesco Cossiga, Presidente della Repubblica dal 1985 al 1992.

In un’intervista rilasciata negli studi di Radio Dimensione Suono, Vulpiani in tema di cybersecurity enfatizza la necessità di una piena collaborazione tra il livello istituzionale, il mondo della ricerca e quello delle imprese, finalizzata allo sviluppo di un prodotto nazionale. «Nel campo della difesa informatica, [ … ] se si danno le chiavi di casa ad aziende provenienti da Paesi stranieri che poi scompaiono, tu … gli hai dato le chiavi di casa».

La sicurezza informatica è un fianco scoperto per le imprese italiane, il cui prodotto di eccellenza è esposto a rischi enormi. Nasce quindi l’esigenza di adottare un «modello italiano partecipativo di risposta», prosegue Vulpiani, «una IT-Eataly dell’informatica», in quanto «noi non siamo forti nelle grandi organizzazioni. Ma nelle piccole organizzazioni di risposta, siamo tra i migliori al mondo».

Fonte: Radio Dimensione Suono