La rapida diffusione dei fondi a gestione passiva ha spinto BlackRock a fondere alcuni fondi a gestione attiva e passiva e le divisioni specializzate in trading algoritmico.

Tempi difficili per i broker. Quest’anno per la prima volta, nella lista dei «best performer» stilata da Rothschild, si piazzano tre hedge fund specializzati in trading algoritmico, rispettivamente al terzo, quinto e ventesimo posto. Ma se a muoversi in questa direzione è un colosso come BlackRock, che gestisce un patrimonio totale di 5.100 miliardi di dollari, dobbiamo aspettarci una rivoluzione degli equilibri fino ad oggi prevalenti sul mercato finanziario.

BlackRock intravede forti potenzialità del trading algoritmico soprattutto per i fondi d’investimento a gestione c.d. passiva, quelli il cui rendimento è legato all’andamento di un indice e non alla formulazione di strategie di investimento più o meno complesse. Le caratteristiche di questi fondi ben si prestano ad un’automatizzazione più o meno spinta. A seguito dell’introduzione del trading algoritmico per la gestione di questi fondi, BlackRock conseguirebbe diversi vantaggi, sia in termini di contenimento dei rischi, grazie a modelli di calcolo sempre più sofisticati, sia di risparmi in termini di risorse umane ed economiche.

La rapida diffusione dei fondi a gestione passiva negli ultimi anni ha spinto Laurence D. Fink, presidente e amministratore delegato di BlackRock, a fondere l’11% dei fondi a gestione attiva di BlackRock con i fondi a gestione passiva e le divisioni specializzate in trading algoritmico, anche se l’ammontare delle risorse gestite non dovrebbe essere ingente (30 miliardi di dollari), considerato il patrimonio complessivamente gestito dalla società statunitense. La ristrutturazione aziendale avrà comunque un costo: si perderanno 89 posizioni lavorative, di cui 53 tra i broker tradizionali.

Fonte: AGI