Le aziende si sono focalizzate sui nodi della rete ritenuti maggiormente a rischio, trascurando quelli apparentemente meno importanti.

Chi segue I recenti sviluppi delle tecnologie in ambito di sicurezza informatica, è stato testimone negli ultimi anni di impressionanti progressi, anche e soprattutto grazie all’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale sempre più sofisticati e complessi. Ma c’è un problema di fondo: malgrado gli ingenti investimenti, le aziende si sono focalizzate sui nodi della rete ritenuti maggiormente a rischio, trascurando quelli apparentemente meno importanti.

In un breve report diffuso ieri da Eyal Itkin e Yaniv Balmas − ricercatori della società americana Check Point Software Technologies − hanno però dimostrato che anche i fax ancora presenti in molti uffici – o meglio, la funzione fax presente sulle stampanti all-in-one − sono vulnerabili e potrebbero consentire accessi non autorizzati alla rete aziendale.

Itkin e Balmas hanno inviato via fax alcune righe di codice malevolo sotto forma di immagine. Il file è stato decodificato e archiviato nella memoria della stampante, consentendo ai ricercatori l’infiltrazione nella rete aziendale a cui la stampante era collegata.

Per scongiurare tali infiltrazioni, concludono Itkin e Balmas, la rete aziendale dovrebbe essere segmentata in sottosistemi, isolando i nodi in cui sono contenuti file sensibili da quelli a cui sono collegate le stampanti. La Hewlett-Packard ha eliminato la vulnerabilità prima della pubblicazione del rapporto, ma il problema potrebbe manifestarsi sulle stampanti all-in-one di altri produttori.

Fonte: CNBC