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Blockchain. La qualità delle Ico peggiora, la raccolta decuplica

Alessandro Polli – Agosto 10, 2018

Un osservatore di solito ben informato sul fenomeno blockchain, la China Academy of Information and Communications Technology (CAICT), ha rivelato a fine maggio che solo l’8{f33cce34ec76e5ffd44d481e19246886bb23ee3908ad6472e3627d7ab1441a2f} degli oltre 80 mila progetti blockchain varati fino ad oggi è ancora operativo, con una vita media di appena 1,22 anni.

Circostanza ben nota agli investitori, che hanno ribattezzato molti di questi progetti − assurdi e spesso fraudolenti − come «shitcoin».

Una recente indagine del Wall Street Journal ha analizzato 1.450 documenti relativi a ICO, evidenziando che le pratiche truffaldine sono abbastanza comuni e vanno dalla falsa documentazione alla promessa di rendimenti garantiti. Senza contare che spesso i membri dei team esecutivi delle startup incriminate hanno curriculum taroccati nella migliore delle ipotesi, o semplicemente non sono individui reali.

Questo non ha impedito la corsa delle ICO anche nel secondo semestre 2018, con un aumento del 150{f33cce34ec76e5ffd44d481e19246886bb23ee3908ad6472e3627d7ab1441a2f} rispetto al primo trimestre e una raccolta che ha oltrepassato gli 8 miliardi di dollari, distribuiti su ben 827 progetti.

Ed è proprio questo dato a sollevare pesanti interrogativi: se il progetto della piattaforma Eos ha ottenuto uno straordinario successo, raccogliendo oltre 4 miliardi di dollari, metà delle ICO ha raccolto meno di 100 mila dollari, mentre il 55{f33cce34ec76e5ffd44d481e19246886bb23ee3908ad6472e3627d7ab1441a2f} non è riuscito a completare il processo di raccolta fondi, indice di un significativo peggioramento nella qualità di tali operazioni.

Fonte: Finanza On Line