L’evoluzione dell’intelligenza artificiale è continua e in rapidissima ascesa, e OpenAI ha recentemente presentato GPT-5, il nuovo modello alla base di ChatGPT. Le novità non riguardano solo le funzionalità, ma anche le implicazioni etiche, ambientali ed energetiche legate all’uso sempre più massiccio di sistemi generativi, per scopi professionali ma anche di intrattenimento (vedi trend sui vari social).
In questo articolo vediamo come funziona GPT-5, chi potrà utilizzarlo e perché è importante riflettere sull’impatto di richiedere all’IA di generare contenuti, soprattutto immagini e video, solo per divertimento.
GPT-5: cosa cambia rispetto a GPT-4
GPT-5 rappresenta un’evoluzione significativa rispetto alla generazione precedente.
Le principali novità sono:
- Ragionamento avanzato
GPT-5 è stato progettato per comprendere e risolvere problemi complessi in modo più accurato, simulando processi di ragionamento umano. - Multimodalità estesa
Oltre al testo, GPT-5 gestisce immagini, audio e video con performance più elevate, migliorando l’esperienza con richieste creative e interattive. - Efficienza energetica migliorata
OpenAI ha introdotto ottimizzazioni che riducono i consumi per alcune operazioni, ma il problema ambientale rimane. - Maggiore personalizzazione
Gli utenti possono “istruire” il modello per adattare tono, stile e preferenze di contenuto in maniera molto più precisa. - Sicurezza e controllo
Nuovi filtri e sistemi di verifica per contenuti generati, volti a ridurre la disinformazione e l’abuso.
Chi può usare GPT-5
OpenAI ha confermato che GPT-5 sarà inizialmente disponibile per gli utenti ChatGPT Plus e per le aziende che integrano l’API nei propri sistemi ma è prevista una graduale apertura verso un pubblico più ampio nei prossimi mesi. Alcune funzionalità multimodali avanzate, come la generazione di video e immagini ultra-realistiche, potrebbero restare limitate agli sviluppatori per garantire un ovvio controllo sulla qualità e sull’etica dei contenuti.
Per le imprese, GPT-5 introduce nuovi scenari d’uso, tra cui:
• Automazione di processi complessi in ambito IT e cybersecurity
• Generazione assistita di codice e test per software di grandi dimensioni
• Creazione di contenuti dinamici per marketing e customer care
• Analisi predittiva di dati in contesti strategici
Il lato nascosto dell’IA: l’impatto energetico e ambientale
Dietro ogni richiesta inviata a ChatGPT o a un modello di generazione video non c’è solo un algoritmo che lavora “nel cloud”: c’è un’enorme infrastruttura di calcolo che consuma quantità significative di energia e acqua per raffreddare i server.
Alcuni dati stimati da ricercatori del settore mostrano che generare 1.000 immagini con un modello di IA può richiedere l’equivalente di 10-12 kWh, pari al consumo giornaliero medio di un appartamento.
Anche l’addestramento di GPT-5 non è stata proprio un’attività semplice, ha richiesto infatti milioni di GPU e un consumo stimato di migliaia di megawattora.
Inoltre, i data center più avanzati utilizzano sistemi di raffreddamento che, oltre all’energia, consumano centinaia di migliaia di litri d’acqua al giorno.
In pratica, e ci teniamo a sottolinearlo, se l’IA viene utilizzata in modo massiccio solo per divertimento — ad esempio, generare immagini iperrealistiche o video virali senza finalità professionali, così come accade per seguire i vari trend sui social — il carico sulle infrastrutture aumenta enormemente, con un impatto diretto sul cambiamento climatico.
Best Practices per un uso consapevole: divertimento sì, ma con criterio
Non si tratta di “demonizzare” l’IA generativa, ma di usarla in modo responsabile.
Seguendo alcune buone pratiche possiamo anche divertirci senza aggravare una situazione ambientale già critica di per sé:
• Valutare l’obiettivo: ha senso generare un video o un’immagine solo per intrattenimento, o c’è un reale bisogno?
• Ottimizzare le richieste: meno prompt, più qualità → riduce i consumi complessivi.
• Sfruttare soluzioni locali: quando possibile, preferire sistemi ottimizzati in azienda invece di utilizzare sempre modelli cloud.
• Formazione interna: educare team e aziende a un utilizzo etico e sostenibile dell’IA.
In conclusione, abbiamo visto come con GPT-5, l’IA generativa diventi ancora più potente, multimodale e accessibile. Le opportunità per aziende e professionisti sono innumerevoli, ma la crescita esponenziale di questi strumenti comporta costi ambientali ed energetici importanti.
Prisma, impegnata da sempre nell’innovazione tecnologica, in compatibilità con una politica di digital sustainability, consiglia alle aziende, ma anche ai semplici utenti, di adottare un approccio consapevole, sfruttando GPT-5 per migliorare i processi, ridurre gli sprechi e potenziare la produttività, evitando di alimentare consumi non necessari.